Lo sviluppo di internet e più in generale delle tecnologie informatiche ha reso sempre più evidente la necessità di digitalizzare le attività gestionali, soprattutto per le aziende che intendono essere al passo con le logiche del mercato attuale. Ma cosa significa digitalizzare? Significa utilizzare strumenti tecnologici avanzati per governare l’enorme quantità di dati che oggigiorno vengono prodotti in ogni settore. I benefici sono molti, primo fra tutti l’accesso facile e immediato alle informazioni nascoste dietro i dati, determinante nei processi decisionali che si affrontano quotidianamente. Un altro beneficio è la precisione con cui vengono raggiunti risultati quantitativi, affrancando questi processi da un intervento manuale che, per quanto efficace, è intrinsecamente e statisticamente soggetto a errori. Vale poi la pena menzionare la possibilità di creare uno standard che renda stabile il flusso di lavoro rendendo più rapida individuazione di eventuali anomalie. Si tratta di benefici che, alla fine, determinano un aumento della produttività.

 

La digitalizzazione è in atto non solo nel settore privato, ma anche in quello pubblico, sebbene non in tutti i processi. Nella fattispecie, l’ambito degli incentivi alle funzioni tecniche, ovvero quei compensi erogati ai funzionari che ricoprono determinati ruoli nella gestione delle gare di appalto, non risulta ancora coinvolto in questa trasformazione. L’erogazione degli incentivi viene regolamentata dal Codice dei Contratti Pubblici, promulgato in una prima versione nel 2016 poi aggiornata nel 2023, che ne definisce il processo, le condizioni affinché vengano erogati e in che quantità, le quote da accantonare, i fondi e soprattutto i destinatari (RUP, collaboratori tecnici, collaboratori amministrativi, altre attività tecniche specificate nel Codice dei Contratti Pubblici). I beneficiari sono gli enti pubblici che fungono da stazioni appaltanti (Comuni, Regioni, Aziende sanitarie ecc), e dalle indagini di mercato svolte da Evin negli ultimi anni è stato riscontrato che il problema risiede nel modo in cui gestiscono gli incentivi. La maggior parte di essi utilizza fogli di calcolo, come Excel, strumento validissimo, nonché uno dei più diffusi al mondo, che tuttavia presenta delle criticità al crescere della complessità del problema che si va ad affrontare. La gestione infatti non risulta del tutto solida, poiché i dati non sono strutturati e al minimo spostamento di una formula o di un valore le quote possono non corrispondere più a quelle effettive. Grazie alla ricerca, Evin ha sviluppato una soluzione al problema lanciando sul mercato IFT (acronimo di Incentivi Funzioni Tecniche), il primo sistema informatizzato in grado di semplificare la determinazione dei fondi e la distribuzione, calcolando automaticamente gli incentivi da erogare alle varie funzioni tecniche. Il software è stato presentato al Congresso Nazionale ASSORUP 2024 a Roma – evento sostenuto da Evin – e all’ultima Conferenza Regionale ASSORUP del Friuli Venezia Giulia tenutasi all’Università degli Studi di Trieste.

 

«La piattaforma – spiega Valerio Di Eugenio di Evin – consente a ogni ente di configurare nei minimi dettagli il proprio regolamento, che può fare riferimento sia al nuovo Codice dei Contratti Pubblici che al precedente, una caratteristica che la rende estremamente versatile. È inoltre possibile definire, per ogni gara, l’assegnazione delle attività ai vari ruoli: selezionando il regolamento di riferimento il software calcola e attribuisce automaticamente tutte le annualità, semplificando notevolmente il compito di chi deve occuparsi di gestire l’erogazione degli incentivi. È un sistema basato su dati strutturati, i cui calcoli sono affidati a una potenza computazionale molto precisa, annullando di fatto il rischio di errori. Altra importante prerogativa è la reportistica: attraverso il tracciamento dei dati si possono infatti fare analisi a ritroso e pianificazioni, operazioni facilitate dal database relazionale su cui si basa il software. I report che è possibile estrarre sono altamente personalizzabili, configurando la vista più congeniale all’ente, o scegliendo tra quelle preconfigurate». Semplificazione, ottimizzazione del lavoro e flessibilità, gli enti che hanno già iniziato a utilizzare IFT ne confermano tutti i vantaggi. «Siamo orgogliosi di poter dire di aver dato il nostro piccolo contribuito al processo di digitalizzazione che sta interessando sempre più settori – conclude Valerio Di Eugenio – e di aver creato uno strumento in grado di diminuire le problematiche e lo stress legati a questo particolare tipo di attività».